martedì 24 agosto 2010

donna = uomo / donna vs uomo...quid next?




Da Sii bella e stai zitta di Michela Marzano apprendo per la prima volta in modo strutturato che nella storia del femminismo, a partire dagli anni Ottanta del '900, esistono due correnti di pensiero principali: da un lato il femminismo universalista, che nega ogni differenza tra uomo e donna e sostiene l''indifferenza sessuale', dall'altro il femminismo differenzialista, che invece difende l'esistenza di due sessi differenti e secondo cui per accedere all'uguaglianza le donne non devono annullare le proprie caratteristiche distintive.

E istintivamente mi riconosco in questo secondo filone, anche se ho trovato a suo tempo necessario passare attraverso le fondamentali parole di rottura del Castoro (Castoro è l'appellativo che Sartre appiccicò a Simone de Beauvoir per tutta la loro lunga vita insieme), madre del femminismo universalista.
A dire la verità ho amato di più la de Beauvoir degli scritti autobiografici rispetto al saggio Il secondo sesso, letto a pezzetti, il tomo-mattone troneggiava accanto ai numeri arretrati della rivista Virus Mutations su quella scrivania da bigliettaia post-umana più come uno statement in sè che per addolcire l'attesa tra un visitatore e l'altro.
Ricordo di essermi immersa totalmente nella sua vita in una scorpacciata tutta di fila dei quattro volumi ('Memorie di una ragazza perbene', 1958 - 'L'età forte', 1960, 'La forza delle cose', 1963, 'A conti fatti', 1972).
Più facile per me assorbire la forza della sua ribellione attraverso il racconto della sua esistenza. Messaggio più diretto. Arte e vita!

O forse è venuto il tempo di una sintesi o superamento delle due correnti?

Oltre la negazione delle differenze tra uomo e donna.
Accettiamo la biologia e la chimica - siamo pur fatti di ormoni - e ammettiamo concentrazioni diverse di estrogeni e testosterone.
Anche se qui si intrufola a tradimento la Grande Domanda: sesso e genere coincidono?
Sesso = insieme dei caratteri biologici e genetici.
Genere = dimensione psicologica e sociale dell'essere donna e uomo.
Come per dire: siamo donne secondo la biochimica - i nostri corpi - o siamo donne secondo la società?
E cosa succederà di sesso e genere quando potremo programmarci geneticamente, intervenendo sul genoma?
E what about gay, lesbiche e tutte le sessualità intermedie, ogni sfumatura?
Per ora la metto così: siamo donne e uomini secondo un intreccio complesso di chimica e relazioni sociali. Banalizzazione necessaria.
Ritorna comunque la relazione tra corpo e cervello. Quando dico Siate belle e parlate, mi interrogo proprio su questo. Voglio essere bella e intelligente, e deciderlo io. Ma sono sicura di averlo deciso io?

Oltre, o meglio al riparo, dagli estremismi da super-donne, virago-mantidi, cultrici del Grande Utero. 
  
Certo che usare il termine Donne Alpha può essere ambiguo, lo ammetto.

Alpha Female, volendo simmetrico all'Alpha Male, potrebbe descrivere la donna dominante e quindi dominatrice, dai tratti aggressivi, e quindi - secondo stereotipi duri a morire - maschili.
Come se le donne non potessero essere aggressive senza essere giudicate mascoline.
Come se gli uomini non potessero piangere e commuoversi senza essere visti come femminei.

Non è questa l'accezione che vorrei, a priori.
Anzi vorrei proprio spazzare via quel mascolino e femmineo sputati addosso con disapprovazione.

Donna Alpha come donna nuova, come nuovo inizio, di fronte a un Uomo Alhpa complice e non furioso o destabilizzato, dentro questa società che ha preso una direzione imprevista, qui nell'Italia degli Anni Dieci.

Siate belle e parlate.

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